Il GAL Terre di Argil ha posto al centro della propria strategia l’inno“ Dove Agricoltura e Cultura hanno la stessa radice” per il GAL Taerre di Argil non è solo uno slogan, ma sintetizza la scelta e l’obiettivo praticata sin dall’inizio: accrescere le competenze per rafforzare il territorio rurale.
La riscoperta delle ferrovie storiche come vettore e dinamo per il turismo in connessione con la storia e la cultura del territorio
Paolo Silvi, presidente dell’Associazione Apassiferrati, declina in termini globali le potenzialità locali.
Interpretare le potenzialità del territorio valorizzandone il patrimonio storico-culturale (partendo dalla passione per il ferromodellismo) come fattori nella rigenerazione territoriale.
Tracciamo un primo bilancio a conclusione dei seminari e dei tavoli di lavoro del programma “Sviluppo locale e politiche europee in connessione” promossi dal Network Re.La.Te., dall’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale e da Consorzio GRID. Il segno è indubbiamente positivo.
La ruralità come spazio di analisi, pratica ed innovazione ove immaginare e declinare il paradigma produttivo in grado di coniugare competitività e sostenibilità. Ponendo sempre e necessariamente al centro i processi economici partendo dalle agricolture. Agricolture che allo stesso tempo sono e vanno interpretate anche ed indispensabilmente nella loro ontologica funzione di infrastruttura materiale e immateriale. Di spazi, interstizi e pieghe dove si condensa, si accumulano e si definiscono processi di produzione e dinamiche socioculturali ibride ed intersettoriali.
La ruralità come luogo e dimensione ove attraverso l’innovazione sociale e tecnologica dar vita a nuove forme di relazione, produzione e socialità. Due sono le leve indispensabili attraverso cui produrre e praticare questi obiettivi: le competenze e le connessioni. Leve che richiedono una visione, una strategia, un impegno condiviso di molteplici e differenti attori – dalle istituzioni e dalla politica al tessuto produttivo, dalla società civile al mondo della ricerca. Una sinergia ampia e reticolare da rafforzare e a cui dare gambe attraverso un piano condiviso ed un processo partecipativo che passi indispensabilmente dalla centralità della conoscenza e della condivisione dei saperi.
Quanto riportato sinora rappresenta una sintesi trasversale della due giorni di lavoro promossa dal Network Re.La.Te., dal Consorzio GRID e dall’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale “RuralIdea: sviluppo locale e politiche europee in connessione”. Risulta difficile inquadrare e definire i numerosi e molteplici spunti e contributi di enorme valore che hanno arricchito ciascuno dei sei momenti seminariali e laboratoriali che hanno scandito i lavori presenti nel programma del 23 e del 24 giugno. Allo stesso tempo però, indubbiamente, la centralità e l’importanza delle competenze e delle connessioni nel processo di rafforzamento e di crescita del Lazio Meridionale e della dimensione rurale – con il chiaro obiettivo di affermare un modello partecipativo a quadrupla elica – sono variabili e fattori unanimemente posti al centro della discussione. Un confronto costituente e laboratoriale che vede in UNICAS un nodo indispensabile ed un punto di riferimento necessario. In tal senso la presenza del Magnifico Rettore Marco Dell’Isola all’intera due giorni e, soprattutto, i suoi contributi alla discussione hanno rappresentato un elemento di incommensurabile valore.
A queste leve si aggiunge necessariamente, come fatto emergere con forza sia dagli Europarlamentari intervenuti – l’On. Salvatore De Meo, l’On. Antonella Sberna e l’On. Camilla Laureti -, sia dal Presidente del Consiglio Regionale del Lazio Antonello Aurigemma, una multilevel governance funzionante, armonica ed in grado di porre in una reale connessione Bruxelles con i territori ed i territori con Bruxelles. Dato rafforzato dall’intervento del Dottor Giuliano Tallone che, in quanto Dirigente responsabile dell’Ufficio a Bruxelles della Regione Lazio, ha un fondamentale punto di osservazione. Un Ufficio, un’equipe e professionalità – quello della regione Lazio a Bruxelles – che meritano una menzione speciale per la sensibilità ai temi trattati e la disponibilità di quanti lo animano e lo fanno vivere.
Connessioni, competenze e multilevel governance rappresentano pertanto degli obiettivi da raggiungere attraverso l’innovazione e soprattutto con un lavoro di rete in grado di definire e raggiungere target a differenti velocità e con risultati a volte vicini, molte altre più lontani. Innescando il necessario processo partecipato. Un processo che deve essere supportato e favorito con strumenti e azioni di informazione e dissemination, mediante la didattica ordinaria nonché la terza missione dell’università, ma anche immaginando format innovativi e non consuetudinari in grado di innalzare il “sapere diffuso”. Strumenti quali RuralIdea, il cui secondo numero è stato presentato a Bruxelles, rappresentando la cornice tematica e argomentativa dei vari appuntamenti della due giorni.
Rivista a cui hanno contribuito, sia in questo numero che nel precedente, molte delle figure e delle realtà che hanno anche dato forza e valore con la loro presenza agli appuntamenti ed ai lavori delle due giornate. Tra i vari i professori Carlo Russo e Marcello Sansone e la dott.ssa Roberta Vinciguerra dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, la prof.ssa Maria Angela Perito di UNITE, i presidenti Adriano Roma (GAL Terre di Argil), Fabrizio Neglia (COPAGRI FR-LT e Consorzio GRID), Chiara Lucia Guarino (Ass.ne Ta’m Terrae Onlus), Jacopo Granieri (Ass.ne OR.T.I.C.A.), Manuel Laretti (Local4Action). Ricercatori ed opinion leader dello sviluppo rurale quali la dott.ssa Serena Tarangioli e la dott.ssa Raffaella Di Napoli del CREA, Andrea Di Vecchia (CNR), Mario Salati (Come In Ciociaria), Paolo Iovine (DMO In Lazio Sud), Sergio Mercadanti (Ass.ne REV Green), Lucia Rossi (Ass.ne La Scarana) e Germana Mantua (Comune di Castro dei Volsci/DMO Stay Ciociaria).
Un ringraziamento particolare va al presidente Daniele Bruno Del Monaco – altro fondamentale autore nei due numeri di RuralIdea – che, seppur impossibilitato a venire in trasferta, non ha fatto mancare il proprio supporto ed il proprio contributo; ed alla Legacoop e Confcooperative per l’ospitalità del Tavolo di lavoro del 23 pomeriggio.
A questo formidabile network di “autori/partecipanti” si sono aggiunti contributi di enorme valenza e funzionalità quali quello del professor Luigi Ferrigno incentrato sull’importanza di un’innovazione sistemica del territorio e dei comparti produttivi, ossia in grado di coniugare e declinare in termini complementari tecnologia ed impatto sociale. Asse tematico arricchito dagli interventi del dottor Paolo Gramiccia (Dirigente ADA Latina – Regione Lazio) e dal professor Timothèe Toury (Segretario Generale di EUT+), il quale oltre ad illustrare l’importanza, la forza e le potenzialità di un network europeo di università in grado di coniugare e mettere a “sistema in termini orizzontali” territori e aree differenti, ha contestualmente toccato un punto centrale dell’intero ragionamento: la finalità principale dell’innovazione. Per EUT+ ed i nodi della stessa il benessere dei territori di riferimento rappresenta un target imprescindibile.
A tale traiettoria di indagine ed interpretazione sul concetto e sulla pratica dei processi di innovazione, ha contribuito inoltre, seppur da differente prospettiva sottolineando l’importanza della ricerca e del lavoro sul campo – aspetti ambedue fondamentali nella costruzione di progettualità foriere di un approccio sostenibile e rispettoso delle peculiarità e delle specificità territoriali – la dott.ssa Patrizia Minischetti dell’ARSIAL.
Si segnala anche l’importate partecipazione di operatori e rappresentanti di altre Regioni, tra cui Abruzzo e Toscana, e la presenza del dott. Ivan Forte, segretario dell’On. Patriciello.
Un ringraziamento, infine, a quanti – Marialaura, Florindo, Andrea, Martina, Mario, Marianna, Maria, Matteo – contribuiscono quotidianamente ed hanno dato un apporto fondamentale all’ottimo risultato della due giorni. In termini di connessioni, networking, analisi e potenza.
Il primo bilancio risulta pertanto positivo; tuttavia, sarà necessario avviare un confronto più approfondito e intraprendere i primi passi operativi per confermare tali tendenze, a partire dall’analisi dei contributi