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TURISMO, TERRITORIO E MOBILITÀ

La riscoperta delle ferrovie storiche come vettore e dinamo per il turismo in connessione con la storia e la cultura del territorio
Paolo Silvi, presidente dell’Associazione Apassiferrati, declina in termini globali le potenzialità locali.
Interpretare le potenzialità del territorio valorizzandone il patrimonio storico-culturale (partendo dalla passione per il ferromodellismo) come fattori nella rigenerazione territoriale.

Turismo, territorio e mobilità – la riscoperta delle ferrovie storiche come vettore e dinamo per il
turismo in connessione con la storia e la cultura del territorio.
La ferrovia fin dalla sua nascita ha rappresentato sempre un fenomeno di grande rilevanza per lo
sviluppo storico, economico e culturale del territorio da essa attraversato.
In Italia, dalla nascita della prima ferrovia voluta da Ferdinando di Borbone, non solo per collegare la sua
reggia di Portici a Napoli ma anche e soprattutto per lo sviluppo industriale del Polo della fabbrica di
Pietrarsa, il trasporto su ferro è stato il motore costante della trasformazione della società italiana come
anche delle altre nazioni europee e non.
Il treno e la ferrovia (una distinzione che ne rappresenta le due anime quella del viaggio e quella della
connessione fisica) rappresentano un fattore di democratizzazione del trasporto unico nella storia della
umanità, consentendo per la prima volta a tutte le classi sociali, di poter godere di una mobilità fino ad
allora sconosciuta.
Non a caso, gli ultimi duecento anni della nostra storia, sono stati definiti quelli basati sul paradigma
delle tre T che ne rappresentano i più potenti fattori di trasformazione: ilTreno, il Transistor, il Telefono.
Il treno è stato il primo massiccio mezzo di comunicazione e diffusione di culture, storie, innovazioni, in
grado di innescare quel processo virtuoso che porta alla condivisione di esperienze e modificare il nostro
habitus mentale e fisico.
La nostra Valle del Liri e in generale le Terre del Basso Lazio, non sono state da meno in questo
particolare processo, anzi la storia delle nel periodo risorgimentale vede nel treno un filo conduttore
quasi unico.
——
Ricordiamo infatti che la ferrovia Roma-Frascati-Ceprano è stata la prima e la più importante tratta della
struttura ferroviaria voluta da Papa Pio IX per modernizzare il suo stato temporale, anche se ormai al
tramonto, e d‘altro lato la ferrovia Napoli-Caserta-San Germano (l‘odierna Cassino) ne rappresentava
l‘altro braccio di questo legame voluto dai due sovrani per consolidare un rapporto nato gia dall‘esilio a
Gaeta del Papa nel 1848.
Vittorio Emanuele II di Savoia, dopo l‘annessione del Regno di Napoli e lo stesso Papa Pio IX,
sorvolando sui loro contrasti politici, decisero comunque di unire le due ferrovie saldando con il tratto
Isoletta-Ceprano, quella che oggi possiamo definire la prima alta velocita‘ italiana che collegava due stati
sovrani.
La ferrovia apre poi con la tratta Roccasecca-Sora-Avezzano una nuova storia affascinante aprendo il
territorio della Valle del Liri con le sue industrie e le sue risorse agricole sia agli sbocchi di Roma e Napoli
sia il collegamento con la piana del Fucino, resa fertile con la bonifica dei Torlonia.
Il treno e la ferrovia rappresentano quindi un patrimonio tangibile ma soprattutto intangibile della
trasformazione della societa‘ italiana prevalentemente rurale e enormemente limitata nei collegamenti e
nei commerci evolvendosi verso un‘apertura, anche dolorosa come l‘emigrazione delle nostre terre, ma
comunque foriera di una speranza possibile di miglioramento della propria esistenza.
Bene, l‘Associazione Apassiferrati, che ho l‘onore di aver fondato e che presiedo, ha come scopo
statutario quello di diffondere la cultura, la storia, le tradizioni del territorio del Basso Lazio e della Valle
del Liri attraverso quello strumento magnifico e incredibile di movimento non solo di persone ma
soprattutto di idee che e‘ il treno.
Apassiferrati, oltre a gestire il Museo della Ferrovia della Valle del Liri presso il palazzo del Comune di
Arce, svolge tutta una serie di attivita‘ di promozione del territorio attraverso relazioni con oltre 18
comuni, con la Accademia di Belle Arti di Frosinone, con l‘Universita di Cassino e del Lazio Meridionale
con cui ha gia‘ finanziato negli ultimi tre anni ben quattro borse di ricerca e prevede di finaziarne, per il
prossimo anno, nonostante le evidenti difficolta‘ attuali, altre quattro.
Apassiferrati inoltre organizza Treni storici a Vapore a tema sulle nostre due ferrovie in collaborazione
con Fondazione Ferrovie dello Stato, che hanno avuto notevole successo e l‘attenzione dei media

nazionali.
Siamo inoltre societa‘ editrice specializzata nella storia del territorio attraverso la ferrovia.
I nostri testi tradotti in 6 lingue, hanno permesso di presentare il territorio e le nostre attivita‘ in Francia,
Germania, Spagna, Portogallo, Polonia e Colombia
Spero che questo viaggio in treno attraverso la storia del nostro territorio abbia incuriosito anche voi a
conoscerlo meglio e a scoprirne, assieme a noi, quelle magnifiche realta‘ che ne fanno un luogo di
grande interesse e desideroso di essere conosciuto anche al di fuori dei suoi confini.

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Ruralidea
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