L’importanza dei momenti di informazione e comunicazione, della cultura e del sapere come strumento di crescita di un territorio all’interno dei processi di rigenerazione della ruralità.
Tutto ciò è dinamo, sostrato e strategia in quella nuova idea di società e ruralità in cui la cultura, il sapere, la conoscenza, pertanto, in un paradigma economico che punti su servizi,qualità,turismo – siano attori protagonisti per rigenerare quel sistema Italia in cui la dimensione rurale e non metropolitana sono parte fondamentale.
Quest’obiettivo va raggiunto e praticato con le politiche ed i programmi di sviluppo europei,nazionali e regionali, ma soprattutto è raggiungibile mediante la partecipazione attiva, continuativa e realmente protagonista della dimensione territoriale (chiaramente non intesa e declinata in accezione identitaria, escludente e debole; bensì in
termini di reti,flussi, connessioni “territori tessere di un mosaico che accresce la propria bellezza nel suo insieme disegnando l’Europa”).
Per fare ciò è fondamentale e cruciale valorizzare e strutturare – una traiettoria praticata con forza dalla rete Re.La.Te – luoghi e momenti di confronto in quella dimensione disarticolata, “biodiversa”, plurale (fatta anche di piccoli comuni, di aree interne,di curve, di km, di storie, di volti, di particolarità) che è la ruralità italiana.
Questo percorso deve essere raggiunto attraverso un nuovo patto costituente tra società civile, istituzioni, soggetti
di rappresentanza e delle intermediazioni e richiede – necessariamente – la presenza di luoghi fisici e/o virtuali attraverso cui condensare, far confrontare, efficientare le voci, le esigenze, le passioni e gli obiettivi di quella società che per esprimere la propria forza, armonizzando le proprie differenze, necessita di step di strutturazione del proprio essere ontologicamente magma.
La rappresentazione dei bisogni, dei punti di forza e dei sogni diviene già pratica e obiettivo.
In tal ottica il percorso avviato dall’Associazione AttivaMente sul comune di Fontana Liri ( paese della provincia di Frosinone costituito da due centri urbani ugualmente importanti: Fontana Liri superiore, medievale,e Fontana Liri Inferiore, relativamente più moderna) – percorso che con impegno quotidiano e grazie al protagonismo di varie realtà dell’associazionismo e della società civile del territorio ed al supporto di stakeholder nazionali in ambito
di turismo rurale e di valorizzazione del patrimonio storico-culturale; nonchè della ricettività e dell’impegno
dell’amministrazione comunale – volto a custruire un hub che sia archivio e punto di incontro fisico e virtuale
in termini laziali, nazionali ed europei.
Territorio di una ricchezza sorprendente, dal punto di vista naturalistico e da quello storico artistico. Teatro di grandi
avvenimenti in epoca romana e scenario di episodi importantissimi durante tutto il Medioevo.
Luogo di illustri natali, dall’antichità fino ai nostri giorni ( Marcello Mastroianni, Umberto Mastroianni, Nicola Parravano, Cesare Pascarella). Eppure questo patrimonio così variegato, che costituisce un’identità di inestimabile valore, viene ignorato, se non addirittura rigettato, dalle nuove generazioni che faticano a trovare ragioni valide per continuare a vivere qui.
Naturalmente, a scoraggiare, è soprattutto la mancanza di lavoro, che si traduce in disagio sociale e profonda demotivazione. La sensazione principale è quella di non poter competere con realtà feconde e multiformi come quella della vicina Capitale che, anziché fungere da traino, ha esasperato la percezione di arretratezza e di mancanza
di stimoli. La forte crisi economica, che ha investito soprattutto il settore industriale, rende sempre più urgente il riconoscimento di altre risorse peculiari.
L’agricoltura e il turismo si profilano come risposte alternative convincenti. Ma manca la consapevolezza collettiva, la fiducia nei propri mezzi, la speranza di poter recuperare una qualità della vita rassicurante. Oltre, naturalmente, alle competenze specifiche necessarie.
Il sapere diventa allora l’unico antidoto possibile, ed è per questo che bisogna creare aggregazione, sinergia, condivisione. Uno spazio fisico da destinare a varie attività di carattere culturale,un luogo che sia esso stesso motore di quel processo di innovazione sociale e in quel rafforzamento sistemico di turismo sostenibile, infrastrutture, connessione delle culture e dei territori che di fatto è nascita e fioritura di quei percorsi storico-culturali quali il cammino di Santiago, di San Benedetto.
In questo senso Fontana Liri, sia per la sua posizione geografica, sia per la sua storia, sia per il passaggio della ferrovia storica, può e deve rappresentare un laboratorio in grado di valorizzare il patrimonio storico-culturale e il paesaggio con quei percorsi di turismo sostenibile, di cooperazione di comunità, di connessione tra produzione e creatività che rappresentano le sfide del futuro.